Il
Circolo Culturale don Bosco e l'Unione Italiana Libero Teatro
propongono anche per quest'estate due spettacoli all'interno del
Centro Syn Don Bosco per allietare le serate del pubblico del
quartiere e non solo.
Si parte venerdì 2 agosto con il gruppo
“ArteFatto Teatro” di Verona che presenterà “Streghe”, una
commedia insolitamente di Fabrizio Piccinato, liberissimamente tratta
dal “Macbeth” di William Shakespeare.
Venerdì 9 agosto è la
volta invece della Compagnia “Teatro che pazzia” di Treviso, che
ci proporrà “Don Camillo”, i due eterni rivali, se sono davvero
rivali, che pur di non separarsi, arriveranno a soluzioni parecchio
drastiche.
Tutti
gli eventi sono ad ingresso gratuito, hanno inizio alle ore 21.
Una
doppietta estiva aspetta gli appassionati del teatro amatoriale
presso il cortile del Centro Syn Don Bosco, di fianco all'omonima
Chiesa: il Circolo Culturale Don Bosco in collaborazione con la Uilt
presenta infatti due spettacoli, ideali per passare una serata
all'aperto con amici e familiari.
Il
primo “Streghe”,
in programma venerdì 2 agosto alle ore 21, è una proposta del
gruppo “ArteFatto Teatro” di Verona diretta da Fabrizio
Piccinato.
Può
sembrare sempre rischioso o quasi una profanazione prendersi la
responsabilità di riadattare opere o del patrimonio artistico
mondiale, soprattutto quando si tratta delle tragedie shakesperiane.
Ma è pur vero che il pubblico e la sua percezione mutano e
spettacoli sempre uguali a se stessi possono non essere
compresi completamente, risultando eccessivi e lontani.
Streghe
è una commedia con 6 attori che interpretano 23 personaggi. Una
tragedia. 1000 emozioni. In
questo liberissimo adattamento della tragedia shakespeariana -
talmente
libero da trasformarla in una commedia pur mantenendo intatto
l’impianto drammaturgico originale
– il nobile Macbeth perde la sua lucidità in seguito ad una botta
in testa presa in battaglia, la cupa Scozia del Basso Medioevo
diventa una Padania in cui si alternano personaggi di epoche diverse,
i lunghi e complessi monologhi si trasformano in dialoghi in un
linguaggio alleggerito ed avvicinato ai nostri giorni, ma la storia
rimane pressoché la stessa, e con essa il pathos tipico delle
tragedie. Il risultato di questa avvincente operazione di riscrittura
teatrale è quello di rendere l’opera fruibile anche ad un pubblico
in cerca di intrattenimento, senza però snaturarne i contenuti e i
significati.
Il
secondo appuntamento è per venerdì 9 agosto, sempre alle ore 21,
quando la compagnia “Teatro che pazzia” di Treviso ci presenterà
“Don
Camillo”.
Siamo
alle solite con il parroco di Brescello Don Camillo e il burbero
sindaco
della medesima cittadina, Peppone, o meglio, Giuseppe Bottazzi.
Sembra
che alle elezioni i rossi abbiano avuto la meglio, ma questo non
significa
che ora, a comandare siano loro, infatti Don Camillo non renderà
loro
facile l'incarico in comune, fortunatamente c'è sempre il Cristo
dell'altar
maggiore ad intervenire per placare il rovente animo di Don
Camillo,
prima che combini troppi guai...
Però,
questa volta, la situazione è sfuggita un tantino di mano al buon
don
Camillo,
il vescovo della diocesi è venuto a sapere certe informazioni… da
fonti
"anonime"… che metteranno in discussione la permanenza
del nostro
amato
parroco.
Certo,
lui non si perderà d'animo, farà di tutto per lottare
contro
Peppone e far riparare la pericolante torre campanaria della
chiesa...
Ad
aiutarlo nell'impresa, don Camillo è affiancato
dall'"Affascinante"
e pettegola perpetua DESOLINA e dal nuovo chierico
filippino
PEPPINO.
Ad
aggravare la situazione un amore segreto tra il figlio di Peppone e
la
figlia
del capo dell’opposizione, complicherà la vicenda
e
farà intervenire addirittura, una delle autorità massime del paese,
colei
che
conosceva tutti e da tutti era temuta.
Gli
spettacoli sono a ingresso gratuito ed in caso di maltempo non è
previsto il recupero delle messinscene in altra data.
Il
percorso “Teatro d'estate” e le iniziative del Circolo Culturale
Don Bosco sono sostenute dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dal
Comune di Bolzano.